Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 29 novembre 2008 L’obiettivo è quello fissato a livello europeo per il 2009: arrivare, entro la fine del prossimo anno, a ridurre la produzione dei rifiuti in città di 100 chili per abitante. «Se non ci impegniamo su questo fronte sarà difficile riuscire e centrare le prospettive che ci siamo prefissati» conferma l’assessore all’ambiente del Comune di Trento Aldo Pompermaier. Che, nel pieno della settimana europea per la riduzione dei rifiuti (che terminerà domani), rilancia il piano in 12 mosse già elaborato dall’amministrazione. Partendo da alcuni dati precisi: ogni cittadino, secondo i calcoli di Palazzo Thun, produce in media 538 chili di rifiuti all’anno, di cui 180 di rifiuto organico. Per riuscire a ritoccare le cifre verso il basso, il Comune punta in primo luogo a diminuire gli imballaggi e a eliminare le borse di plastica. «Abbiamo già incontrato i responsabili della grande distribuzione, che si sono mostrati disponibili a collaborare» sottolinea Pompermaier (che ieri ha illustrato le iniziative dell’amministrazione insieme a Silvio Fedrizzi del Servizio ambiente). L’intenzione del Comune è di siglare un protocollo d’intesa con la grande distribuzione nel corso del 2009, prevedendo, oltre alla riduzione degli imballaggi e all’eliminazione delle borse di plastica, anche l’introduzione di dispenser. Sempre in materia di shopper di plastica, l’amministrazione si sta confrontando con le farmacie comunali e private per l’utilizzo di sacchetti di carta ecologicamente compatibili: l’iniziativa dovrebbe partire nei primi mesi del 2009. Ancora, Trento insiste sulla strada dell’utilizzo di pannolini lavabili. Il progetto avviato ha infatti dato buoni risultati su 500 famiglie contattate, il 42% ha preferito questa soluzione. Con un impatto sull’ambiente non da poco: «Saranno circa 100 tonnellate all’anno, per i prossimi tre anni – spiegano a Palazzo Thun – i rifiuti che non verranno prodotti grazie al progetto, con un risparmio di cellulosa pari all’equivalente di 420 pioppi di 15 metri d’altezza e un risparmio d’acqua di circa mille metri cubi». E anche l’amministrazione cercherà di fare la propria parte: già da qualche mese i dipendenti stanno ricevendo la busta paga solo on-line. E d’ora in poi anche la rassegna stampa sarà elettronica. Intanto, sempre in tema di rifiuti, a denunciare aumenti nella bolletta è Cittadinanzattiva. «Rispetto al 2006, Trento ha fatto registrare un incremento tariffario del 5%, mentre nessun aumento si è registrato a Bolzano» scrive l’associazione, lamentando anche un aumento del 2,3% della spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti in tutto il Trentino. «Il costo è di 175 euro, al di sotto della media nazionale» commenta Cittadinanzattiva. Ma Pompermaier non ci sta. «Non so dove abbiano preso i dati. A Trento l’aumento delle tariffe è stato limitato al solo tasso dell’inflazione». E a conferma dell’attenzione dei cittadini verso l’ambiente, l’assessore ricorda l’esito del questionario somministrato a 500 persone in occasione della fiera «Fa’ la cosa giusta». In sostanza, l’85% dei cittadini ha dichiarato di fare attenzione ai prodotti con imballaggio ridotto e il 93% dice di bere acqua del rubinetto. |
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